Ciclo dell'azoto

Avviare un acquario e maturazione - lezione 2

Avviare un acquario e maturazione - lezione 2

Avviare un acquario in maniera corretta è la base per ottenere ottimi risultati nel nostro piccolo mondo sommerso.

Molti non considerano il fatto che, dal riempimento della vasca all’ ingresso dei pesci, vi siano molti processi biochimici nel mezzo del percorso. L’acquario andrà quindi incontro ad un processo di maturazione, fondamentale per creare le condizioni necessarie ad ospitare i vostri futuri pesci e stabilire quindi un equilibrio naturale nell’ecosistema. NON E’ QUINDI POSSIBILE AGGIUNGERE I PESCI PRIMA DI QUESTO PERIODO!

Il motore di molti di questi processi sono diversi ceppi di batteri. Non mi inoltrerò in discorsi troppo articolati e complessi che riguardano rami più specificatamente scientifici, ma vorrei presentare in breve ciò che avviene.

CICLO DELL’AZOTO

Uno dei processi che sta alla base della maturazione dei nostri acquari riguarda il cosiddetto “ciclo dell’azoto”. In acquario, è a capo dell’equilibrio acquatico nel gestire gli scarti prodotti dagli esseri viventi.

Avrete quasi sicuramente sentito parlare in ambito acquariofilo di Ammonio (NH4), Nitriti (NO2) e Nitrati (NO3). Sono delle sostanze chimiche che stanno alla base del ciclo dell’azoto che avviene in acquario. Il processo ha il compito trasformare le sostanze tossiche più inquinanti (Ammonio, Nitriti) in sostanze meno aggressive (Nitrati) per poi in parte eliminarle (liberando azoto nell’atmosfera).

Il motore di questo ciclo è rappresentato da tre tipologie di batteri:

  • un primo genere di batteri, detti Nitrosomonas, si occuperanno di trasformare l’anidride carbonica in carbonio organico, utilizzando l’energia ionica che trasforma l’ammonio presente in Nitriti. NH4 à NO2
  • un secondo genere di batteri, detti Nitrobacter, ossideranno i Nitriti presenti in Nitrati. NO2 à NO3
  • un terzo gruppo di batteri denitrificanti (Pseudomonas, Clostridium) saranno in grado di metabolizzare il carbonio organico grazie ai nitrati e liberare quindi azoto gassoso. Si ridurrà quini la percentuale di Nitrati presenti in acqua.

Come già anticipato, non mi inoltro ulteriormente in discorsi troppo complessi poiché la quantità di cicli e processi che avvengono in un acquario sarebbe molto più ampia.

 

ECCO I PASSAGGI DA SEGUIRE PER AVVIARE UN ACQUARIO:

Se hai bisogno consigli sull’utilizzo di accessori e materiali in acquario ecco qui di seguito il mio articolo specifico: SCELTA ACCESORI E MATERIALI.

1) TRATTAMENTO ACQUA:

L’acqua da utilizzare per il nostro acquario potrà provenire dal nostro rubinetto, dal nostro impianto di osmosi o da entrambe le fonti.

Se utilizzerete acqua di rubinetto dovrete precedentemente trattarla con un biocondizionatore che rimuoverà le sostanze pesanti e tossiche come Cloro e metalli pesanti.

Se utilizzerete acqua di osmosi dovrete necessariamente ricostruirla in base alle vostre esigenze attraverso degli integratori specifici di sali. Altrimenti potrete andare a smezzarla/tagliarla con acqua di rubinetto, se quest’ultima risulta abbastanza “dura” (ph e durezza totale abbastanza elevata). Ovviamente è sempre consigliato trattarla con il biocondizionatore.

 

2) RIEMPIMENTO

Una volta che sarà pronta la vostra acqua, potrete iniziare a riempire il vostro acquario.

 Durante questa fase potrete decidere di avviare la vasca a vuoto o aggiungere le piante, nel secondo caso potrete piantarle inumidendo prima il fondo e i materiali o riempendo l’acquario per circa 5 cm di acqua.

 Se avete creato un buon layout con i vostri materiali e avrete già inserito il fondo fate attenzione a non sollevarlo o far crollare l’allestimento con il getto d’acqua, vi consiglio quindi di utilizzare un coperchio, un sacchetto o dello scottex per non colpire in maniera diretta i materiali.  ATTENZIONE: se inserite radici ancora non spurgate e mature tenderanno a galleggiare, andranno quindi fissate sul fondo.

Una volta terminato il riempimento, attivate riscaldatore, filtraggio e, se lo possedete, il vostro impianto CO2.

 

 3) INSERIMENTO BATTERI

Una volta riempito ed avviato l’acquario, sarà necessario inserire dei ceppi batterici. Esistono prodotti di vario genere contenenti i batteri che popoleranno il nostro fondo e il nostro filtro e si occuperanno di tutti i processi relativi al ciclo dell’azoto.

Saranno fondamentali in una fase iniziale e potranno essere reintegrati durante i futuri cambi d’acqua.

A tal proposito nel mio negozio offro prodotti altamente selezionati che contengono colonie di batteri VIVI già attivi e pronti a popolare i vostri acquari à Attivatori batterici

 

4) MATURAZIONE

Dopo aver completato i passaggi precedenti non vi resta che attendere e lasciare che l’ecosistema si attivi, consiglio vivamente di controllare i valori chimici attraverso appositi test per controllare la durezza e le caratteristiche della vostra acqua. Potrete controllare anche i valori di Nitriti, Nitrati per verificare che tutto proceda per il meglio. (VEDI CICLO DELL’AZOTO)

 

5) CAMBI D’ACQUA

Consiglio di fare piccoli cambi d’acqua (5/10%) settimanali a partire dalla seconda settimana in base alle vostre caratteristiche d’acqua. Potrebbero esserci intorbidimenti dell’acqua, comparsa di mucillaggini su legni e segnali di attivazione della flora batterica.

Questi sono segnali totalmente normali durante la maturazione dell’acquario e col tempo la situazione si stabilizzerà, non preoccupatevi.

Per fattori estetici e/o di accumulo di sostanze fertilizzanti consiglio piccoli cambi d’acqua.

 

6) FERTILIZZAZIONE

Per quanto riguarda la fertilizzazione consiglio di non iniziare prima di una o due settimane dall’avvio. Successivamente potrete iniziare a fertilizzare in base alle esigenze delle vostre piante.

 

ATTENZIONE: se utilizzerete terre allofane (es Akadama) andrete incontro a tempi di maturazione più lunghi e sbalzi della struttura della vostra acqua dovuti all’assorbimento dei Sali da parte del fondo. Una volta che il fondo sarà saturo la situazione inizierà a stabilizzarsi.

In questo caso consiglio un periodo di maturazione minimo di un mese e mezzo e piantumare quando la situazione sarà stabile. Molte piante non sopporterebbero valori di durezza dell’acqua così bassi.

 

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